Archivi categoria: Il cinema dal divano

The Neon Demon: l’incubo della bellezza secondo Refn

Parabola di un demone. Che forse è un cerchio. O una spirale.

Saturday Night Films | Blog di Federica

Jesse (Elle Fanning) è una ragazza che approda a Los Angeles e viene assunta da Jan (Christina Hendricks), a capo di una prestigiosa azienda di moda (di cui non si conosce nulla), come sua musa personale. La novella Alice si addentra sempre più nel bizzarro “mondo delle meraviglie” rappresentato dall’industria della moda, dove fa la conoscenza della makeup artist Ruby (Jena Malone), “sua unica amica”, e di due altrettanto ambigue figure, le modelle Gigi (Bella Heathcote) e Sarah (Abbey Lee), accomunate dal violento desiderio di somigliare a lei.

the neon demon

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER.

Accennata la trama, occorre svelare che quello del mondo haute couture costituisce solo il primo piano di elaborazione discorsiva: nelle dinamiche e negli intrecci tipicamente favolistico-fiabeschi, Refn trova il pretesto perfetto per narrare una storia ambientata nell’archetipico castello abitato da mostri feroci (letteralmente) e belve di…

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Ronin

RoninRAI 3 ore 21:05

 

Titolo originale: Ronin 

Paese/Anno: Regno Unito, Francia, USA 1998

Genere: Thriller

Regia: John Frankenheimer

Sceneggiatura: J.D. Zeik, David Mamet

Fotografia: Robert Fraisse

Attori: Robert De Niro, Natascha McElhone, Sean Bean, Jean Reno, Stellan Skarsgård, Skipp Sudduth

Commento: Nel 1998 c’erano ancora le VHS e Roberto Baggio per 5 cm non riuscì ad eliminare la Francia, poi vincitrice del torneo mondiale. Nel 1998 si facevano le ricerche sulle enciclopedie cartacee, si mettevano in croce 4 generazioni, amici, amici di amici, per recuperare informazioni utili ora per cultura personale, ora per evitare l’umiliazione di non andare bene ad un compito in classe o a un’interrogazione, perché nel ’98 non ci si vantava di essere un piccolo Zalone. Anche perché Zalone ancora non esisteva. Nel 1998 c’era il cinema di strada, quello analogico. Registi che giravano lunghissime scene d’inseguimento in macchina senza effetti digitali, in tempo reale, con degli stuntman che, finite le riprese, chiedevano la pensione anticipata. Ed erano bellissime. Gente che oggi sarebbe sola, come i personaggi di Ronin intenti a vagheggiare in un mondo senza più ideali, nemmeno l’onore e il rispetto. Oggi invece abbiamo L’Onore e il Rispetto, inteso come fiction. Un cinema che fu e che ogni tanto ritorna, con l’aggiunta del digitale ma con lo stesso spirito e la stessa classicità, nelle vesti di soldati/servi pronti a sacrificarsi al grido di “Witness me” e raggiungere il Valhalla.

 

In alternativa: Il camorrista di Giuseppe Tornatore (IRIS 21:00)

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Hellboy

8312_bigNOVE ore 21:15

 

Titolo originale: Hellboy 

Paese/Anno: USA 2004

Genere: Fantastico

Regia: Guillermo del Toro

Sceneggiatura: Guillermo del Toro, Peter Briggs

Fotografia: Guillermo Navarro

Attori: Ron Perlman, Selma Blair, Jeffrey Tambor, Karel Roden, Rupert Evans, Doug Jones

Commento: Prima che il cinecomic andasse incontro a una deriva politically correct, con cattivi praticamente scomparsi (le ultime guerre incivili) o completamente anonimi (Ultron), c’era un tempo in cui il cattivo della storia era l’elemento che elevava o meno l’opera a qualcosa di più di una semplice giostra, colui il quale metteva in discussione la presunta alta moralità del supereroe, rendendolo fallace quanto il villain stesso. E poi c’erano opere (pochissime) in cui il supereroe era il cattivo stesso, il male puro. Una di queste è il deltoriano Hellboy, ispirato all’omonimo fumetto indipendente di Mike Mignola. Sono evidenti i difetti (qualche personaggio approssimativo e una certa banalità nello sviluppo della trama, colpi di scena annessi), ma limpidi appaiono allo stesso tempo i pregi: un protagonista davvero fuori dagli schemi, educato a fare del bene e destinato a portare la distruzione, irriverente, orgogliosamente infantile, romantico nonostante l’aspetto funereo; l’enorme fantasia visiva che, nel momento in cui acquisirà libertà espressiva, produrrà il fantastico sequel The Golden Army, un vero capolavoro del genere; Ron Perlman; la messa in scena di Del Toro, sempre posata, mai virtuosa. Cultura pop all’ennesima potenza. Altro che Transformers.

 

In alternativa: Jonathan degli orsi di Enzo G. Castellari (IRIS 21:00)

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Faccia a faccia

121150RAI MOVIE ore 21:15

 

Titolo originale: Faccia a faccia 

Paese/Anno: Italia, Spagna 1967

Genere: Western

Regia: Sergio Sollima

Sceneggiatura: Sergio Donati, Sergio Sollima

Fotografia: Rafael Pacheco

Attori: Gian Maria Volonté, Tomas Milian, William Berger, Carole André

Commento: Chissà che Sollima figlio non abbia pensato alla trilogia western del padre leggendo, e poi mettendo in scena, Suburra. C’è una linea inquietante, fatta di sangue e violenza, che lega periodi storici e luoghi profondamente diversi tra loro, come a sigillare una certa ridondanza di errori nei comportamenti umani. Quando la civiltà si trasforma in una giungla, i professori si tramutano in bruti; come il Sebastiano di Suburra, così il Brett Fletcher di Faccia a faccia. Pur con percorsi e approdi differenti (e anche interpretazioni, oserei dire), entrambi i personaggi si confondono in un mondo a loro estraneo che li risucchia nel vortice di violenza e li intrappola. Brett osserva le leggi del selvaggio, rimane affascinato dalla sensazione di potere che può dare un’arma tra le mani, impara ad amare la morte e ad odiare il senso di colpa. Ma la giungla ha anch’essa una morale che non è così facile da apprendere come il premere un grilletto o il mirare al cuore di un nemico; e a differenza di Sebastiano, che sporcandosi le mani acquisisce il pass per le porte dell’inferno, Brett ha un pegno da pagare e un destino da affrontare, perché l’inferno non è ancora giunto nel suo mondo. In fin dei conti, Brett Fletcher ha solamente sbagliato epoca.

 

In alternativa: X-Men - Giorni di un futuro passato di Bryan Singer (ITALIA 1 21:10)

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Unknown. Senza identità

48083CANALE 5 ore 21:10

 

Titolo originale: Unknown 

Paese/Anno: USA, Regno Unito, Germania, Canada, Giappone 2011

Genere: Thriller

Regia: Jaume Collet-Serra

Sceneggiatura: Oliver Butcher, Stephen Cornwell

Fotografia: Flavio Martínez Labiano

Attori: Liam Neeson, Diane Kruger, January Jones, Frank Langella, Aidan Quinn, Bruno Ganz

Commento: Difficoltà a distinguere vero e falso; il ruolo predominante del “caso”; la doppiezza dei personaggi; un oggetto come causa scatenante degli eventi narrati. Tanti temi hitchcockiani in questo Unknown, temi che sono parzialmente messi in discussione: come la valigetta che dà il via alla narrazione, un apparente MacGuffin che in realtà si rivela la prova ultima dello svelamento dell’intrigo, o come il protagonista Martin Harris che si presenta come il Roger Thornhill di Intrigo Internazionale (misto al Richard Walker di Frantic), ma si rivelerà qualcosa di diverso dall’ingenuità innocente dei protagonisti poc’anzi citati. Tante citazioni, dunque, che si evolveranno in modo meno coraggioso ma ugualmente credibile e ben strutturato; merito anche di attori in parte – mitico Bruno Ganz nei panni di un investigatore privato ed ex agente della Stasi – e di un comparto tecnico – montaggio, regia, sceneggiatura – che non si dimostra mai in imbarazzo, attento a non abusare di rallenty, a cercare di dare sempre giustificazione ad ogni azione e a non disdegnare pause tese a dare respiro alla narrazione, senza però abbassare mai il ritmo. Un thriller che intrattiene, insomma, ma che lascia al cinefilo anche qualche spunto interessante in più.

 

In alternativa: La sconosciuta di Giuseppe Tornatore (IRIS 21:00)

Cosa vedrò: Arsenico e vecchi merletti di Frank Capra (TV2000 21:00)
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